mercoledì 4 luglio 2007

Un primo timido outing

Insieme a Blogbuster e ad Elettra abbiamo dato vita a partecipalatri per superare un disagio: quello di sentirci cittadini invisibili, impossibilitati a partecipare in modo costruttivo alle sorti della nostra città, costretti a subire una stampa di parte che non ci hai mai dato voce, avviliti da una politica autoreferenziale, fatta per lo più di personalismi e di sterili polemiche fra gruppi di potere. E così partecipalatri, quasi per gioco, ha iniziato a diffondere le proprie idee, a spargere timidamente il seme della partecipazione, a sondare se altri condividessero il nostro stesso malessere, a verificare se fosse possibile travare un modo diverso di "fare politica" ed aggregare, così, un nuovo tipo di "comunità", capace di esprimersi al di fuori dei soliti schemi di rigida appartenenza partitica. Per questa ragione abbiamo utilizzato degli pseudonimi e non abbiamo iscritto il blog ad alcun motore di ricerca, ma abbiamo lasciato che si diffondesse autonomamente, grazie al passaparola di chi lo avesse letto e, libero da preconcetti, in qualche misura ne avesse condiviso i principi ispiratori. Dopo un timido inizio, oggi scopriamo di essere in tanti, di avere molti nuovi amici che, più o meno ufficiali, più o meno noti, più o meno assonanti, quotidianamente leggono e rispondono ai nostri post. Se davvero vogliamo che questa comunità virtuale possa iniziare ad avere un peso reale nel futuro di Alatri, forse dovremmo considerare la possibilità di smettere di essere solo delle ombre e di dare corpo e volto alle nostre idee. Noi siamo pronti a compiere questo passo ed a firmare con nome e cognome le nostre opinioni, ma, prima di farlo e di chiedere a tutti voi di fare altrettanto, vorremmo discutere e condividere questa scelta con quanti hanno dimostrato di credere nella partecipazione come metodo di costruzione democratica.

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