La cosa che più ci sconcerta e ci spaventa di questa amministrazione è il muro di silenzio di cui si è circondata, la cortina di fumo e nebbia che ha arrogantemente frapposto fra sé ed i cittadini di Alatri. Fateci caso, a parte ciò che "loro" vogliono farci sapere (e si tratta di solito di riti autocelebrativi), noi non sappiamo nulla di quanto accade realmente nel palazzo: tutto passa sotto silenzio, nessuno parla, nessuno spiega, nessuno dichiara alcunché. Questa amministrazione non risponde a niente ed a nessuno: altro che difensore civico, altro che trasparenza, altro che istituzione di un assessorato alla partecipazione sbandierato nel programma elettorale!
Eppure di domande ne sono state fatte! Abbiamo chiesto di dirci quanto costa lo staff del sindaco: niente! Abbiamo chiesto di essere informati sulla retribuzione del direttore generale: niente! Abbiamo chiesto spiegazioni sulla vicenda delle villette di Tecchiena: niente! Abbiamo chiesto chiarezza sulla collocazione del mercato: niente! Abbiamo chiesto di essere informati sulla storia dei calendari abbandonati: niente! Abbiamo chiesto notizie dell'assessore alla cultura: niente! Abbiamo chiesto chiarimenti sulle turbolenze ai servizi sociali: niente! Abbiamo chiesto notizie dei tre assessori in conflitto col direttore generale: niente! Ad ogni domanda la risposta è sempre la stessa: niente, niente ed ancora niente!
Tacciono i consiglieri, tacciono gli assessori, tace il presidente del consiglio comunale e, cosa ancor più grave, tace il sindaco, colui che dovrebbe rappresentare il "faro" dell'amministrazione. L'unico autorizzato a parlare è lo speaker ufficiale che ci propina ogni volta la solita minestra riscaldata del "va tutto bene, noi andiamo d'amore e d'accordo, stiamo rispettando pienamente il programma elettorale, anzi siamo più avanti del previsto; tutto il resto sono illazioni della solita opposizione bugiarda, incompetente e disfattista". Possibile che nessuno abbia mai qualcosa da dire, un progetto da illustrare, una delibera da annunciare, un programma da anticipare, un dissenso da esprimere? Sbaraglia, Melone, Fontana, Remolo, Padovani, De Santis: dove siete?
E voi, amici del blog, siete mai andati sul sito del comune di Alatri (www.comune.alatri.fr.it)? E' un bellissimo sito, peccato però che sia vuoto, morto, spento, silente, come l'amministrazione che lo ha varato. L'agenda del sindaco è ferma al 2 giugno; l'ultima seduta di giunta registrata è del settembre 2006; nelle pagine degli assessori e del presidente del consiglio, al di là di qualche proclama, non c'è nessuna informazione sull'attività svolta o sui progetti in corso; le commissioni sembrano non essersi mai riunite e non aver prodotto alcunché; il direttore generale non ha e-mail e non riceve nessuno; il prossimo consiglio comunale è convocato per il 12 febbraio 2007 e la delibera più recente è del dicembre 2006; nel 2007 non è stata emanata alcuna ordinanza e così via all'infinito.
Tutto ciò ci appare quanto mai grave e pericoloso: ci sembra che ad Alatri ci sia un serio rischio di deriva democratica; tutte le voci (più o meno libere) tacciono o sono state messe a tacere: il sindaco tace, schiacciato da una politica di potere che ormai ne sta offuscando anche l'immagine personale; gli assessori non parlano per timore di perdere la poltrona e di uscire quindi anche dal consiglio comunale (Costantini docet); i consiglieri coltivano il proprio orticello elettorale e fanno finta di niente; nemmeno l'opposizione fa la voce grossa!
Vorremmo ricordare ai signori amministratori (tutti: maggioranza e minoranza) che il loro ruolo non nasce né da privilegi dinastici, né da discendenza divina; si è amministratori solo in quanto eletti, cioè dotati di un mandato di rappresentanza espresso dal popolo mediante libere e democratiche elezioni, ed è solo al popolo che ci si deve rapportare nell'esercizio del proprio mandato, informandolo e coinvolgendolo adeguatamente nello svolgimento della propria attività amministrativa.
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