giovedì 2 luglio 2020

Così è... ma non ci piace!

Il Covid ha dilatato il tempo a dismisura ed ogni cosa accaduta prima dell’epidemia sembra lontana secoli rispetto ad oggi, mentre ciò di cui parliamo in questo post è accaduto "ieri", solo tredici mesi fa, nel giugno 2019, quando si sono tenute le elezioni per il parlamento europeo.

Che  ci piaccia o no la Lega di Salvini ha ottenuto, ad Alatri, oltre il 50% delle preferenze e, se aggiungiamo il risultato di Fratelli d’Italia e di Forza Italia, la coalizione di centrodestra raggiunge addirittura il tetto del 65%, contro un misero 13% del Partito Democratico.
Ora, visto che non c'erano candidati locali da votare, questa prestazione - che non ha eguali nel panorama provinciale, regionale e, se si escludono le roccaforti leghiste del nord, nazionale - si giustifica solo come voto di protesta, come sonora bocciatura della compagine che oggi ci amministra, e non va quindi ascritta a merito degli uomini di Salvini, quanto piuttosto a demerito di chi oggi regge le sorti di questa nostra città, per non essere stati in grado di raccogliere ed interpretare le esigente di una popolazione stremata dalla disamministrazione.
Se non vogliamo che questo si ripeta anche alle prossime amministrative diamoci da fare, occorre una coalizione di movimenti, liste ed associazioni civiche che si pongano al di fuori dei partiti tradizionali e che abbiano come unico obiettivo la vera rinascita di questa nostra povera città. 

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