venerdì 25 luglio 2008

Troppe chiacchiere

Da mesi e mesi i consiglieri dell'opposizione (in particolare quelli del PD e di Programma Alatri) continuano a lamentarsi dei numerosi e dispendiosi incarichi di consulenza distribuiti qua e là dalla giunta Magliocca e, proprio in questi giorni, abbiamo letto sui giornali dell'ennesima interrogazione formulata in proposito, puntualmente disattesa ed ignorata dal Sindaco e dalla sua maggioranza.
In merito agli incarichi ed alle consulenze esterne la legge è da tempo molto chiara (stiamo parlando della Finanziaria 2008 varata da Prodi e non di di un decreto di Brunetta dell'ultima ora): per poter attribuire e retribuire incarichi e consulenze occorre un dettagliato programma che, approvato dal consiglio comunale, ne fissi contenuti e limiti di spesa ed, inoltre, è fatto obbligo che di ogni incarico affidato venga data precisa e puntuale pubblicazione sul web, specificandone destinatario, importo, contenuti e motivazione. Ogni omissione rispetto a quanto detto ed ogni conseguente pagamento costituisce un illecito di cui l'amministrazione è chiamata direttamente a rispondere (art. 3, commi 54, 55, 56).
Ora, cari Bellincampi, Caponera, Cianfrocca, Cittadini, Di Fabio, Gizzi, Lisi, Marucci, Rapone, non credete che sia ora di abbandonare le affermazioni generiche e di passare all'azione? Non pensate che sia arrivato il momento di "mostrare le palle" e di prendersi le proprie responsabilità di "oppositori"? Voi che avete accesso alle carte e che sicuramente sapete come stanno le cose, dichiarate pubblicamente nomi e cognomi di questi consulenti, quanto percepiscono e perché (se lo vorrete, il nostro spazio web è a vostra disposizione per questo) e se doveste rilevare che, rispetto a quanto stabilito dalla legge, sono state commesse delle irregolarità abbiate il coraggio di denunciarle ufficialmente alla Magistratura, alla Corte dei Conti, al Ministero della Funzione Pubblica ed in ogni altra sede opportuna: solo così renderete un giusto servizio alla verità ed alla vostra città.
Ricordate: se le parole non sono supportate dai fatti, è meglio tacere!

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