sabato 9 febbraio 2008

Il nuovo esecutivo

L'UDC non ne farà parte (forse), ma da qualche giorno abbiamo comunque una giunta rinnovata: dopo il "gran rifiuto" di De Santis, la composizione di Magliocca è ancora incompiuta (manca un assessore e, soprattutto, il vicesindaco), ma una prima analisi politica la possiamo tentare ugualmente.
Sbaraglia, il buon Sbaraglia: l'unico che aveva avuto il coraggio di dichiarare che il mercato era inamovibile da Chiappitto. Per far contenti (inutilmente) quelli dell'UDC, è stato privato dell'assessorato al commercio e spostato alla pubblica istruzione. Ma che se ne fa Alatri di un assessore alla pubblica istruzione? Quali saranno i suoi compiti? In quale direzione si muoverà la sua azione politica? La manutenzione delle scuole? Ma non bastano gli Uffici Tecnici Comunali? Mensa e trasporto alunni? Ma non sono servizi già esistenti? Noi abbiamo l'impressione che si tratti di un assessorato inutile, assegnato, forse, solo come contropartita all'adesione di Sbaraglia a Forza Italia. Hanno ragione quelli di AN: pensare alle politiche giovanili sarebbe stato molto più proficuo.
Remolo, da tutti dato per spacciato, non solo ha mantenuto i servizi sociali, ma si è visto assegnare anche le due deleghe più importanti del Comune, quelle sulle quali si costruisce l'azione politica di una amministrazione: il bilancio (come utilizzare i soldi disponibili) e le politiche finanziarie (ICI, tassa rifiuti, acqua, ecc.); in genere, proprio per l'importanza del ruolo, l'assessore al bilancio è anche vicesindaco. Si tratta sicuramente di un assessorato indispensabile, ci voleva, ma la scelta di Remolo francamente ci sorprende: chi lo aiuterà in questo arduo compito?.
Rossi, Giulio Rossi, medico: assessore alla cultura, al turismo, agli affari generali. Sicuramente si tratta di un'ottima persona, ma che ci "azzecca" un medico con la cultura di Alatri e, soprattutto, con gli affari generali di un Comune, dove servono specifiche competenze in materia di organizzazione, di semplificazione amministrativa, di tecnologie, di procedimenti? Non sarebbe stato più coerente assegnargli la sanità o la tutela della salute pubblica? Un altro assessorato sprecato!
E poi i soliti Fontana, Melone e Padovani, ectoplasmi amministrativi che poco hanno fatto finora e per i quali, nella nuova giunta, nulla, o quasi, è cambiato.
Ma a parte i nomi (di cui peraltro non ci interessa un granché, visto che non sono in discussione le persone, ma solo il loro ruolo politico), quali sono i contenuti di questo nuovo esecutivo? Come si intende realmente rilanciare l'azione amministrativa? Quali sono le priorità del Sindaco e le linee programmatiche degli assessori (vecchi e nuovi)? Continueranno a copiare da Cantù o ci proporranno un'azione amministrativa degna di questa città?
Noi aspettiamo fiduciosi (ma non troppo): prima o poi smetteranno di riflettere e decideranno di cominciare a risolvere i problemi di Alatri, che non sono pochi (sviluppo economico, occupazione, giovani, sicurezza, integrazione, urbanistica, partecipazione, tutela civica, servizi, ecc.), altrimenti è meglio che vadano a casa, al più presto e nessuno escluso.

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