lunedì 27 giugno 2011

Tre piccoli passi per avviare un grande cammino

Convinto che la rinascita di Alatri passi anche per le piccole cose, rivolgendomi direttamente al neo-sindaco Giuseppe Morini, vorrei proporgli tre semplici provvedimenti da prendere subito: si tratta di cose facili da fare e poco costose, che anche un bilancio magro come quello del Comune di Alatri si può permettere.
Sicuramente di decisioni da prendere nell'immediato ce ne sono moltissime ed altre saranno certamente più urgenti e più importanti di queste, ma compiere subito questi tre piccoli passi - poca roba per lei e per la sua Giunta - sarebbe una buona partenza, un segnale importante per una cittadinanza che è stanca di essere inascoltata e per una città che ha creduto in lei e che vuole tornare a vivere:
  • l'Acropoli è il nostro biglietto da visita, la cosa che per prima mostriamo con orgoglio a chi ci viene a trovare; è il nostro simbolo, rappresenta tutti noi, la nostra storia, le nostre radici. Vederla offesa e vilipesa da tanto degrado ci fa male e fornisce di noi un'immagine che non ci appartiene. La vada a vedere, si faccia un giro sotto le mura! Senza aspettare le centinaia di milioni che, forse, chissà, prima o poi arriveranno, con pochi euro si può buttare un po di brecciolino lungo la via Gregoriana, tagliare le erbacce sotto la Porta Maggiore, pulire la cisterna romana ormai ridotta ad un indecoroso deposito di rifiuti: sarebbe un bel segno per tutti;
  • più volte ci siamo lamentati del fatto che Piazza S. Maria Maggiore e le strade del centro di Alatri si sono trasformate in un parcheggio senza rispetto e senza regole. Sindaco, potrebbe fin da subito ribaltare questa situazione, chiedendo al corpo di Polizia Municipale di adoperarsi per restituire alla nostra città un'immagine più dignitosa? Non serve fare quintali di multe: credo che basterebbe una garbata e costante presenza dei vigili nei punti nevralgici della città, che invitassero i cittadini ad un maggior rispetto delle regole e del vivere civile;
  • ed infine, poiché l'esempio viene sempre dall'alto, le chiedo - e questa volta mi rivolgo al cittadino Morini e non al sindaco - di provvedere ad eliminare i tanti suoi manifesti elettorali che ancora campeggiano per la città, sgarbatamente attaccati ai segnali stradali, ai lampioni della pubblica illuminazione, sulle cabine dell'elettricità, sui cassonetti della spazzatura e così via.

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