sabato 19 settembre 2009

Ora che ha il settebello in mano, Magliocca riuscirà a giocarselo come si deve?

Riceviamo da Puntaccapo e pubblichiamo.
Dopo mesi di entra-ed-esci e di caccia-e-metti, finalmente - forse per la prima volta dall’inizio del suo mandato - la Giunta Magliocca è al completo con tutti e sette i suoi assessori; e più precisamente:
  1. Roberto ADDESSE: lavori pubblici - servizi manutentivi - viabilità e traffico - project financing;
  2. Remo COSTANTINI: bilancio - finanze - tributi - patrimonio - politiche giovanili - politiche comunitarie - sicurezza - polizia municipale;
  3. Gianni PADOVANI: sport - spettacolo - innovazione - sviluppo ed occupazione - immigrazione;
  4. Enrico PAVIA: ambiente - agricoltura - igiene - arredo urbano;
  5. Giulio ROSSI: cultura - politiche della famiglia - servizi sociali comunali - servizi sociali distrettuali - affari generali;
  6. Silvio TAGLIAFERRI: urbanistica;
  7. Sandro VINCI: commercio - attività produttive - centro storico - turismo - pubblica istruzione.
A tal proposito, la domanda che circola insistentemente in questi giorni è: “Ma Magliocca, ora che ha il settebello in mano, ce la farà ad uscire dall’immobilismo che da tre anni caratterizza la sua amministrazione? Sarà finalmente in grado di mettere in campo quella progettualità politica che finora è sempre mancata? Riuscirà a farsi ricordare per aver ideato e realizzato qualcosa di importante per la sua - e nostra - città?”
Io, personalmente, sono piuttosto pessimista. Del resto basta guardare la ripartizione delle deleghe assessorili: esse non sono frutto di una visione innovativa dell’amministrazione, orientata allo sviluppo ed alla progettualità, quanto, piuttosto, ricalcano pedissequamente l’organigramma comunale, con una sovrapposizione ed una frammentazione di ruoli che non favoriscono di certo l’efficienza.
Un esempio?
Qualora si volesse davvero vietare la sosta delle macchine in via Duomo, a chi spetterebbe questa decisione?
E’ un problema di traffico e viabilità? Allora la competenza è dell’assessore Addesse, non ci sono dubbi! Ma non ci vorrà un’ordinanza della Polizia Municipale per regolamentare la sosta? Allora quello che deve decidere è l’assessore Costantini! Però, a ben pensarci, via Duomo, è o non è il cuore del centro storico di Alatri? Su via Duomo, ci sono o non ci sono importanti esercizi commerciali? No, no, niente Addesse e Costantini: la responsabilità maggiore è sicuramente quella dell’assessore Vinci! O no? E la grande valenza culturale dell’Acropoli dove la mettiamo? Certamente se ne dovrà occupare l’assessore Rossi! Ma se vietiamo la sosta, non ci vogliamo mettere anche qualche panchina lungo la strada? E allora bisognerà coinvolgere anche l’assessore Pavia!…
E così, nell’incertezza di capire chi deve decidere e che cosa, finisce che non decide nessuno!
E’ come nella famosa favola dell’asino che, non sapendosi decidere su quale mucchio di fieno mangiare per primo, finì col morire di fame!
Puntaccapo.

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