venerdì 5 settembre 2008

Finalmente arrivano gli Shopping Days

Ad Alatri, il 6 ed il 7 settembre 2008 non verranno ricordati per le celebrazioni in onore della Madonna della Libera, nostra patrona, nè per l'ultra centenaria Fiera delle Cipolle, bensì per uma "grandiosa ed innovativa iniziativa" messa in campo dai nostri campioni della politica "per incentivare la veicolazione di masse turistiche e di consumatori, ... per risollevare il commercio cittadino e per incrementare il turismo nella nostra città": gli shopping days.
Finalmente qualcosa di concreto dopo tante chiacchiere, ci voleva proprio!
Già me le immagino le file di torpedoni carichi di turisti, provenienti da tutti gli angoli della nostra provincia ed oltre, che se ne tornano a casa felici con sottobraccio il loro bel mappamondo, acquistato con il 10% di sconto in una cartolibreria del centro storico; già le vedo le centinaia di alatresi che, arrivati a piedi dai rioni periferici, dalle campagne e dai monti, fanno la fila davanti ai quattordici esercizi commerciali che hanno aderito all'iniziativa - dico 14, mica uno o due - pronti accaparrarsi, al 12% in meno, l'ultimo crocifisso di bambù, o l'indispensabile mazzetto di fiori di plastica da mettere davanti alla foto della suocera, o la solita paccottiglia cinese da un euro al pezzo, consapevoli che da lunedì non potranno più godere di queste splendide ed imperdibili occasioni.
Si sa, alla gente piace comprare e come si fa a resistere a queste ghiottissime offerte messe in campo dai commercianti di Alatri con il patrocinio delle amministrazioni provinciale e comunale?
Poco importa se alla Videocon sono a rischio circa mille posti di lavoro, se per fare il pieno alla propria macchina servono 30 euro in più, se il pane e la pasta - e non solo - aumentano del 40%, se per mandare un figlio a scuola abbiamo appena speso tre/quattrocento euro di libri: a questo le nostre amministrazioni ci penseranno un'altra volta, ora è più importante occuparsi di quei poveri commercianti che non sanno più come tirare avanti, visto che la gente ha preso la pessima ed ingiustificata abitudine di non spendere più una lira nei loro esercizi.

Post scriptum:
Corre voce che, grazie all'incasso degli shopping days, i 14 fortunati commercianti abbiano prenotato una vacanza di due settimane alle Bahamas, mentre per i 386 che scioccamente non hanno capito l'enorme portata di questo evento, il Comune abbia dovuto allestire in tutta fretta un servizio di assistenza psicologica per aiutarli ad uscire dalla depressione. Anche a loro va la nostra parola di conforto: non vi disperate, vedrete che preso l'amministrazione vi concederà un'altra altrettanto ricca opportunità.

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