giovedì 13 dicembre 2007

L'aeroporto ha preso il volo

Un musicista di piano bar direbbe... "a gentile richiesta", vista la valanga di messaggi inviati da un anonimo frequentatore di partecipalatri che vorrebbe che sul blog si parlasse dell'aeroporto di Frosinone: eccolo accontentato. Quando sui giornali si è iniziato a discutere di aeroporto ho francamente creduto che Frosinone fosse realmente nelle migliori condizioni di ottenere l'ok dal Governo: c'era una società aeroportuale costituita, c'era un comitato promotore, c'erano gli imprenditori pronti a metterci i soldi e, soprattutto, c'erano le infrastrutture idonee a far sì che l'aeroporto fosse davvero operativo in tempi brevi (logistica, autostrada con casello specifico in costruzione, zona industriale a due passi, ferrovia, alta velocità, ecc.). E invece la bilancia "politica" ha - sorprendentemente quanto illogicamente - favorito Viterbo, dove la tratta ferroviaria che collega con Roma è un vero disastro e non c'è nemmeno uno straccio di autostrada (per non parlare del resto): pare che la decisione sia stata favorita da una forte rappresentanza locale ai vertici dell'Enav, dalla volontà campanilistica di uno o più parlamentari viterbesi (forse Fioroni) e dalla preferenza dei vettori che, atterrando a Viterbo, risparmierebbero 8 minuti di carburante rispetto a Frosinone (tanto poi il trasporto su gomma è problema di altri). Io penso che l'aeroporto di Viterbo non vedrà la luce prima di 8-10 anni (se va bene), che Scalia, De Angelis e gli altri parlamentari nostrani (centrodestra compreso) non abbiano avuto il peso politico sufficiente a far propendere il Governo a loro/nostro favore, che per noi sia sfumata un'importantissima opportunità di sviluppo. Purtroppo la logica della politica (centrosinistra compreso) non sempre segue le strade dell'efficienza e della sostenibilità. 

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